Il rent to buy o affitto con riscatto è un nuovo tipo di contratto che permette di stipulare un accordo d’affitto che poi si potrà trasformare in una compravendita. Quest’ultima non è obbligatoria, ma costituisce solamente un’opzione legata alla locazione, che potrà però essere prevista già dal contratto iniziale.
In sostanza è un contratto in cui si fondono un contratto di locazione e un preliminare di vendita di un immobile. Significa che il proprietario consegna fin da subito l’immobile al conduttore (futuro acquirente), il quale paga il canone; dopo un certo periodo di tempo, che in genere è di 3-5 anni, il conduttore può decidere se acquistare il bene, detraendo dal prezzo una parte dei canoni pagati.
La quota che verrà versata mensilmente, però, sarà superiore a un normale canone di locazione; una parte costituisce l’affitto quindi viene versata per il godimento del bene, l’altra andrà a comporre un acconto sul prezzo finale dell’immobile che avrà come effetto quello di ridurre il prezzo finale della vendita.
La legge prevede che il conduttore abbia la facoltà ma non l’obbligo ad acquistare il bene, quindi non è obbligato a comprare la casa dopo il periodo di “affitto”, ovviamente ed in tutela anche del venditore, può essere stipulato dalle parti l’obbligato ad acquistare, ma a quel punto non parleremmo solo di rent to buy. È importante sapere che il termine entro il quale il conduttore potrà decidere di acquistare la casa è stabilito dalle due parti entro il limite di tempo di 10 anni.
Il vantaggio principale è la possibilità di trovare un numero più elevato di potenziali acquirenti. Il rischio è che il conduttore decida di non comprare la casa. In tal caso, però, il proprietario può trattenere tutto di quanto è stato pagato (e sarà una somma maggiore rispetto ad un normale canone di locazione).
Per comprendere meglio: se prendiamo ad esempio la vendita di un appartamento al prezzo di 150.000 euro, dove il canone di locazione è convenuto in 1.000 euro mensili avremo che una parte come ad esempio 500 euro andrà a costituire l’affitto mentre i restanti 500 euro si imputano come caparra sul prezzo. Alla fine il conduttore, con un contratto di rent to buy di 4 anni, andrà a pagare nella trattativa di compravendita, non 150.000 euro ma 126.000 euro in quanto 24.000 euro saranno stati precedentemente versati nei canoni mensili.
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